il pianto di camilla

Il pianto di Camilla – incontro con l’autrice | 20 aprile 2017

Giovedì 20 aprile alle ore 17.00 l’Ortodidattico “Il profumo della freschezza” ospiterà la presentazione del libro “Il pianto di Camilla” scritto dalla nota giornalista e scrittrice Elena Gaiardoni.

Chi è Elena Gaiardoni?

Elena Gaiardoni ha iniziato a scrivere perché ha passato l’infanzia dentro il giardino di sua madre, e ogni colore, vibrazione, battito, alito di quel giardino era l’ispirazione di un verso, un pensiero, un racconto. Ora fa anche la giornalista del quotidiano il Giornale, ma scrivere per lei è esperirsi con maggior verità e anche felicità. Scrive molto, anche se non sembra. e continuerà a farlo, per “non tremare”.

Qui di seguito vi proponiamo la presentazione che Elena ci ha inviato per descrivere la sua opera e la scelta di presentarla proprio presso la nostra azienda.

Pianto una pianta. Il linguaggio ci interroga sempre anche nelle sue espressioni immediate e dirette. Forse non ce ne siamo mai accorti, ma a iniziare dalla frase più semplice legata alle piante compare la parola <pianto> che oltre al significato di <piantare> significa anche
<piangere>.
<Perché pianto è maschile di pianta?>. Il titolo di questo pomeriggio, 20 aprile 2017, scelto per la presentazione del libro di Elena Gaiardoni <Il pianto di Camilla>, pone una domanda di non semplice risposta. Una domanda che ci fa risalire alle nostre origini nel giardino dell’Eden dove vita e intelligenza ci venivano date da due piante, l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male. Anche l’inizio della nostra esistenza su questa terra prende inizio da un pianto, non a caso <Il pianto di Camilla> comincia da una domanda: <Perché i bambini nascono piangendo?>.
Il grande poeta tedesco Reiner Maria Rilke diceva che esiste una terra dove ci sono gli alberi del pianto. Una vasta letteratura lega il mondo vegetale all’espressione più bella della vita: la goccia.
Un giardino significa un mare di gocce di rugiada; l’irrigazione goccia e goccia, inventata dagli ebrei per trasformare il deserto in un giardino, viene usata in molte colture, e quante volte spezzando un fiore siamo stati toccati da un suo pianto, ovvero da gocce che escono
dal suo stelo? Il giardino luccica di pianto, un pianto vitale, poiché l’acqua è vita, un pianto fresco, luminoso, pulito e purificante. Non a caso anche in latino <florere>, che significa fiorire, assomiglia a <flere>, che significa piangere, come se le lacrime che escono dai
nostri occhi, sia per dolore ma anche per estrema felicità, fossero i fiori di questo nostro corpo, che inizia proprio da una pianta, la pianta del piede, appoggiata a terra come se fosse appunto le nostre radici.
È quindi attraverso la bellezza e la potenza di una lacrima che noi possiamo andare alla scoperta della nostra somiglianza con un albero, un fiore, la frutta, il cui succo beviamo goccia a goccia per nutrirci, perché il pianto della natura è il nostro splendido nutrimento.
Il titolo di questa presentazione però arriva a una considerazione più profonda, perché nel gioco di parole tra <pianto> e <pianta> sta anche il meraviglioso mistero del nostro essere maschi e femmine.
Il pomeriggio di oggi vuole aggiungere anche un altro suggerimento.
Cominciamo a leggere e scrivere in mezzo alla natura, fonte di ispirazione unica e ineguagliabile. Incontriamoci nella magia della parola su un prato, tra le siepi e gli ortaggi, per scoprire una nuova bellezza del <libro>, da sempre per tutti gli scrittori e i poeti, figlio di tante lacrime, lacrime di stupore, di meraviglia, di bellezza, ma figlio soprattutto di un albero, perché il libro è il frutto più grande che una pianta ci possa offrire in nutrimento: il nutrimento del pensiero.
Quando venite al <Profumo della freschezza> vi nutrite di piante: ricordate che sono padri e madri dei nostri amati libri.

“Il Pianto di Camilla” – Trama

Una notte mi svegliai con una domanda: perché i bambini nascono piangendo? Ho creato un Regno in cui un re vieta il pianto in quanto espressione di debolezza. Questo libro è ispirato a persone, esseri, animali, fatti che esistono veramente. Ha avuto una gestazione travagliata, perché mentre scrivevo, molte cose si verificavano. e intanto il mistero di una lacrima, l’unica lacrima che l’essere umano non riesce mai a piangere durante la sua vita, mi apriva un cammino che mi ha coinvolto in un viaggio doloroso, divertente, magnifico. Vorrei che questa “fiaba mistica” facesse piangere ad ogni lettore una lacrima che lo conduca verso il mare della poesia della vita. cos’è una lacrima? Ancora non lo so, ma so che appartiene a un’epica lunga come la storia dell’umanità e che di quest’epica è il ritmo. Il Pianto di Camilla è la storia di un’amicizia femminile. Diciotto anni fa Donatella, la mia migliore amica, rimasta incinta di Francesca e sapendo che scrivo racconti e poesia fin da bimba, mi chiese: Quando nascerà Francesca voglio un racconto tutto per lei. Quindi pensai: che libro posso scrivere che sia adatto per il primo respiro di vita di una bimba, ma che possa essere letto dalla bimba quando sarà diventata donna e avrà 50 anni? Quindi Il pianto di Camilla nasce da un’amicizia tra donne, ma poi narra due grandi storie d’amore e soprattutto l’amicizia tra due uomini: Porfirio e Manfredi.

“Il pianto di Camilla” è stato pubblicato da Marcianum Press nel 2014
Pagine: 359
ISBN: 978-88-6512-277-8
Disponibile all’acquisto anche online: http://www.marcianumpress.it/libri/il-pianto-di-camilla

Ricordiamo l’appuntamento fissato per giovedì 20 aprile 2017 alle ore 17.00. L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Durante l’incontro, che prenderà forma come un momento di scambio e di relazione, sarà possibile acquistare il libro (che è già presente presso la nostra libreria) e farlo autografare dall’autrice.